La Regione Emilia-Romagna è impegnata sul versante del recupero alimentare a fini di solidarietà sociale, della lotta allo spreco e della tutela dell’ambiente.
Gli effetti della crisi economica hanno accentuato la necessità di rafforzare la connessione tra questo tema e le politiche di contrasto alla povertà ed in particolare il sistema degli interventi regionali e territoriali a favore delle persone scivolate in una condizione di fragilità.
L’obiettivo è quello di valorizzare sia la responsabilità sociale d’impresa, sia il ruolo delle risorse territoriali per il recupero e la distribuzione dei beni alimentari e non, nel quadro di una forte sinergia tra pubblico, terzo settore e mondo imprenditoriale.
Gli Empori solidali
Da alcuni anni è stato dato un forte impulso all’attività degli Empori solidali, che in Emilia-Romagna rappresentano una delle risposte alla povertà.
Oggi in tutte le provincie della regione, tranne Piacenza, è presente almeno un Emporio solidale.
Sono 22 quelli già attivi: 3 a Parma (capoluogo, Borgo Val di Taro, Lesignano de’ Bagni), 2 a Reggio Emilia (capoluogo e Guastalla), 5 a Modena (capoluogo, Medolla, Sassuolo, Soliera, Vignola), 7 a Bologna (3 nel capoluogo, Casalecchio di Reno, Imola, Minerbio, San Lazzaro di Savena), 2 a Ferrara (capoluogo, Codigoro), 1 rispettivamente a Ravenna (Cervia), Forlì-Cesena (Forlì) e Rimini (capoluogo).
Gli Empori di Piacenza e di Lugo (RA) sono in fase di progettazione avanzata.
Qui la mappa degli empori solidali
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